Le piante non parlano, ma sanno farsi capire, se qualcuno impara ad ascoltarle.
È da questa intuizione, a metà tra scienza e poesia, che nasce Plantvoice, la startup italiana che sta trasformando il modo in cui concepiamo l’agricoltura. Alla guida c’è Matteo Beccatelli, che con il suo team ha ideato un sensore capace di leggere i segnali vitali delle piante come un medico farebbe con un paziente. In War Room Business intervista di Ersilia Pica
Partecipano:
Matteo Beccatelli